sabato 23 gennaio 2010

Pride





Le frustrazioni croniche di chi non ha un domani
Non guida l'automobile fatta dalle sue mani
È schiavo del suo blocco, è schiavo del suo prodotto
Respira ancora forte ma di fatto è un uomo morto
Come l'hanno ridotto, è una corsa contro il tempo
Alla prima il suo contratto andrà a un'azienda in fallimento
Lo sento piangere sulla sua condizione
Sputare su un'esistenza di cui non è più padrone




È il mondo dove più che sudo più la prendo in culo


È il mondo dove il figlio del ricco dorme sicuro
E il figlio dell'operaio ha gli incubi sul suo futuro
È un'ingiustizia indomita che provoca odio puro
L'operaio che la fa non ha la Fiat Uno
Quando guarda la sua cosa si sente il numero uno
Una felicità rabbiosa ma non lo saprà nessuno

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